L'art. 25 del D.L. 18 ottobre 2012 n.179, coordinato con la legge di conversione n.221 del 17 dicembre 2012, col preciso scopo di dare impulso all’occupazione e allo sviluppo tecnologico nel nostro Paese, prevede alcune misure finalizzate a supportare le cosiddette “startup innovative”, vale a dire imprese tecnologiche con elevato potenziale di crescita.
REQUISITI
I requisiti essenziali per rientrare nel novero delle startup innovative sono:
- sede legale in Italia oppure in un altro paese UE, ma in quest’ultimo caso con almeno una sede produttiva o una filiale in Italia;
- operare nella forma di una società di capitali (anche costituita come cooperativa) con azioni non quotate su mercati regolamentati. Sono pertanto escluse le società di persone e le ditte individuali;
- oggetto esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi ad alto valore tecnologico;
- società costituita da meno di 5 anni;
- valore della produzione annuale inferiore a 5 milioni di euro;
- la società non deve distribuire utili o comunque non deve aver distribuito utili;
- la società non deve essere costituita a seguito di una fusione o di una scissione societaria.
La normativa prevede che la startup debba soddisfare almeno uno dei seguenti requisiti addizionali:
- la spesa per attività di ricerca e sviluppo è pari o superiore al 15% del maggiore valore fra costo e valore totale della produzione (tale spesa va adeguatamente documentata tramite una nota integrativa al bilancio);
- almeno un terzo della forza lavoro è in possesso di un titolo di dottorato di ricerca (o sta svolgendo un’attività di ricerca in università) oppure i due terzi della forza lavoro sono in possesso di una laurea magistrale;
- la società è titolare, depositaria o licenziataria di almeno una privativa industriale (per es. un marchio o un brevetto) direttamente correlata all'oggetto sociale e all'attività di impresa.
MANTENIMENTO E PERDITA DELLO STATUS DI STARTUP INNOVATIVA
Le società di nuova costituzione o costituite da non più di 5 anni in possesso dei requisiti normativi possono accedere allo status di startup innovativa e godere delle relative agevolazioni registrandosi nella sezione speciale del Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio della provincia in cui hanno la propria sede legale.
La società resta nel novero delle startup innovative fintanto che permangono i requisiti di legge e in ogni caso non oltre 5 anni dalla costituzione. Trascorso questo lasso di tempo è comunque prevista la possibilità di trasformarsi in PMI innovativa.
Una volta all’anno la società è tenuta ad inviare una comunicazione di mantenimento dello status di startup innovativa alla Camera di Commercio compilando un’apposita autodichiarazione. Il mancato invio della comunicazione comporta la perdita dello status.
I PRINCIPALI VANTAGGI
Per dare impulso all’attività delle startup innovative, il legislatore ha previsto numerosi incentivi e agevolazioni.
Semplificazione oneri burocratici
La società interessata può beneficiare dell’esenzione per il pagamento dell’imposta di bollo e del diritto annuale per l’iscrizione alla Camera di Commercio fintanto che conservi i requisiti previsti per l’acquisizione dello status di startup innovativa e in ogni caso per non più di 5 anni.
Assunzione del personale
Quanto all’assunzione di personale, per i primi quattro anni dalla costituzione non si applicano le previsioni normative in materia di proroghe e rinnovi dei contratti a termine. Di conseguenza eventuali contratti di assunzione a tempo determinato possono essere prorogati senza le formalità ordinariamente richieste.
Inoltre la remunerazione può avvenire attraverso strumenti di partecipazione al capitale, in particolare tramite stock option.
Altri incentivi e agevolazioni
Tra le varie agevolazioni previste, è molto significativa la possibilità di accedere direttamente al Fondo di Garanzia. Questo rende più semplice l’accesso al credito. Infatti la garanzia su un eventuale prestito bancario copre fino all’80% del valore del finanziamento.
Nell’ottica di dare ulteriore impulso allo sviluppo tecnologico del Paese, è stato inoltre varato il programma “Smart&Start”, che prevede dei finanziamenti agevolati per progetti presentati da startup innovative con programma di spese compreso tra euro 100 mila e 1,5 milioni.
Il finanziamento copre fino all’80% della spesa sostenuta. La percentuale sale al 90% per le imprese a maggioranza femminile o giovanile. Le startup innovative con sede nel Mezzogiorno possono beneficiare anche di un contributo del 30% a fondo perduto.
Non bisogna dimenticare la possibilità di estendere di dodici mesi il periodo di copertura delle perdite e, nei casi di riduzione del capitale al di sotto del minimo legale, di differire la decisione sulla ricapitalizzazione entro la chiusura dell’esercizio successivo.
Sono infine previste delle agevolazioni fiscali per chi investe in startup innovative. Per esempio le persone fisiche che attuano questo tipo di operazione possono godere di una detrazione a fini IRPEF pari al 50% dell’importo investito.
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